Nella dinamica maggioranza/opposizione possono esserci anche contrapposizioni esagerate o affermazioni eclatanti.
Questo è comprensibile, ma ci sono circostanze nelle quali si passa ogni limite estrapolando concetti e frasi da un ragionamento più ampio e complesso snaturando la verità per ignoranza o, peggio, per mala fede.
Ed il manifesto pubblicato dalla lista “Insieme per San Vito” è un esempio lampante di manipolazione e decontestualizzazione di un concetto al fine di creare un allarme sociale, pensando che questo possa far tornare qualche elettore dalla loro parte. E pur di raggiungere questo scopo, i mezzi sembrano essere tutti leciti, compreso quello di infangare la reputazione di un’intera Amministrazione, quella di San Vito Romano, dipingendo ipotetici scenari apocalittici del tutto inventati.
Ma allora come stanno veramente le cose?
Sì, è esistita una norma del 2013 denominata “spending Review” di cui, sembra, i membri della lista “Insieme per San Vito” ne abbiano scoperto l’esistenza soltanto a distanza di 12 anni, nonostante alcuni di loro all’epoca ricoprissero cariche istituzionali.
Sì, questa norma ha danneggiato il comune di San Vito Romano in quanto capofila del distretto sociosanitario riducendo impropriamente i trasferimenti statali diretti al nostro comune.
No, questo non ci porterà in dissesto ed i nostri bilanci sono decisamente più solidi di come ci sono stati lasciati nel 2014 proprio da alcuni che oggi, direttamente o indirettamente, fanno parte della lista “Insieme per San Vito”.
Perché?
Semplicemente perché la nostra azione di governo, fin dal 2014, è stata indirizzata a far emergere il problema degli ingiusti tagli subiti sui trasferimenti statali portandolo all’attenzione degli enti sovracomunali che negli anni hanno parzialmente rettificato la normativa ( legge di Bilancio dello Stato 2017) e collegato al Bilancio della Regione Lazio in cui il taglio erroneamente subito dai comuni Capofila dei distretti sociosanitari viene definito come debito strutturale del distretto medesimo.
E quindi?
Non ci sarà nessun dissesto a causa della spending review come qualcuno ha volutamente lasciato intendere attraverso un manifesto pieno di periodi ipotetici, effetti potenziali, ma certamente nessun fatto reale.
Non ci sarà nessun taglio dei servizi. Non ci sarà nessun commissario
Non ci sarà nessun aumento delle tasse, le cui aliquote massime (vedi addizionale comunale) sono state già applicate quando proprio alcuni dei componenti della lista “Insieme per San vito” amministravano il nostro ente.
Non ci sarà nessuno stop agli investimenti ed anzi, ulteriori opere pubbliche partiranno proprio in questi mesi come già preannunciato nel nostro programma di governo.
Il sindaco,
Maurizio Pasquali